perchè WINE PARTY...?!

sabato 13 novembre 2010

Quello che nessuno mai saprà perchè nessuno mai lo dirà


























I partiti cambiano nome...............



Il finanziamento pubblico ANCHE: ora si chiama "rimborso elettorale"

Le mani della partitocrazia frugano nelle tasche dei cittadini da oltre 30 anni.


Nel 1974, con l'approvazione di tutti i partiti, eccetto i Liberali, entra in vigore la L.n.195, la prima ad istituzionalizzare, a carico dello Stato, il sostentamento delle strutture dei partiti, piuttosto che il sostegno all'iniziativa politica. Tale legge riconosceva i contributi ai partiti rappresentati in Parlamento, penalizzando quindi le nuove formazioni politiche.



Nel giugno del 1978 si svolge il referendum abrogativo della Legge n.195/'74. Il referendum non passa (ma i voti favorevoli ammontano ad una percentuale altissima , il 43.6%).
I promotori sostenevano che lo Stato dovesse favorire tutti i cittadini attraverso i servizi, le sedi, le tipografie, la carta a basso costo e quanto necessario a "fare politica", NON PER GARANTIRE le strutture stesse dei partiti: queste avrebbero dovuto essere finanziate da iscritti e simpatizzanti.


Nel 1981 una prima svolta, ma solo "di facciata"...Con la L.659 si vieta ai partiti la possibilità di ricevere finanziamenti dalla P.A., da enti pubblici o a partecipazione pubblica.

Il finanziamento pubblico ai partiti viene abolito nel 1993.

Nel 1999 viene emanata la legge che detta norme in materia di "Rimborso delle spese per le consultazioni elettorali e referendarie"

Vengono istituiti 4 fondi: uno per la camera dei Deputati, uno per il Senato della Repubblica, uno per le elezioni al Parlamento Europeo, uno per le elezioni regionali. Il fondo si costituisce in occasione delle consultazioni elettorali e si eroga in rate annuali. In caso di scioglimento anticipato della legislatura si interrompe l'erogazione.

Fatta la legge, trovato l'inganno

A poche settimane dal voto delle Politiche 2006 il "blitz": con la Legge n.51 si stabilisce che l'erogazione è dovuta per tutti e cinque gli anni di legislatura, indipendentemente dalla sua durata effettiva.

UN AUMENTO ESPONENZIALE: "Se dal 2006 al 2010 ogni anno ci si è dovuti sobbarcare la spesa di quasi 100 milioni di euro per finanziare le strutture politiche rappresentate nella XV legislatura, dal 2008 al 2012 si dovranno pagare 100.618.876,18 euro l'anno per i rimborsi elettorali della tornata politica che ha dato vita alla XVI legislatura. A queste cifre spaventose dovranno sommarsi i rimborsi, sempre milionari, dovuti per le consultazioni elettorali regionali ed europee."

Dall'inizio del "governo Berlusconi", solo per i rimborsi elettorali delle politiche, sono stati spesi 600 milioni di euro.



Una vera e propria caccia al tesoro scatenata dai partiti per mettere le mani sul tesoretto pubblico dei rimborsi.


L'ennesima strage di legalità e di diritto, tutta italiana: i cittadini continuano a pagare per qualcosa che non vogliono!


http://www.youtube.com/watch?v=JkhX5W7JoWI

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