perchè WINE PARTY...?!

giovedì 25 novembre 2010

Le carceri italiane? Come banche svizzere!



"IL RISVOLTO DELLA MEDAGLIA"










Movimentano milioni di euro al mese, aprono e chiudono centinaia di conti correnti al giorno: non stiamo parlando degli istituti bancari, ma delle nostre carceri, che custodiscono ed amministrano un vero e proprio tesoro, quello dei detenuti.

Si tratta di cifre impressionanti (circa 16 milioni e 800 mila euro all'anno per il solo carcere di Poggioreale) provenienti in buona parte dai versamenti mensili fatti ai detenuti dai familiari e gestiti dalla Polizia Penitenziaria. Fin qui nulla da dire, se non fosse che a ben vedere il cosiddetto "sopravvitto", ovvero le spese extra dei detenuti, è inferiore solo di qualche euro a questo fiume di soldi in entrata.

Osservando la situazione del solo carcere di Poggioreale, ciò vuol dire che i detenuti spendono mediamente circa 700 mila euro al mese in bistecche, mozzarelle, pesce pregiato, sigarette, ma anche profumi e qualche giornale.

Che fine fanno i piatti preparati dall'Amministrazione penitenziaria?

Beh, vengono snobbati. Non si tratta di cibo scadente o di razioni insufficienti, ed anche la qualità è accettabile, ma i detenuti si rifiutano talvolta perfino di assaggiarlo. Si calcola che su 10 carrelli distribuiti nelle celle, la metà ritornino indietro ancora carichi. I detenuti amano cucinarsi da soli e si rifiutano di assaggiare i pasti.


Conseguenza?

Due terzi del cibo preparato e pagato dallo Stato (attingendo dalle tasche del cittadino indirettamente attraverso il gettito fiscale) viene buttato nella spazzatura, senza neppure essere toccato.


Avete ben capito: i soldi dei cittadini onesti vengono buttati nella spazzatura ad opera dei delinquenti chiusi nelle carceri. Ogni detenuto infatti può spendere circa 130 euro a settimana; massimale che può addirittura essere alzato, dietro autorizzazione del magistrato o del direttore dell'istituto penitenziario.


"ED IO PAGO........!"..................To be continued

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