Il movimento Wine Party ha adottato come suo slogan ufficiale:"Meno Stato, Più Società", "Meno Stato, Più Libertà".
Una formula semplice che tuttavia racchiude tutte le rivendicazioni che intendiamo portare avanti.
Ci poniamo innanzitutto per una riforma della politica che divenga efficace per uno stato efficiente ed al passo con i tempi, veloci come la rete e globali come il mercato.
Il movimentoWine Party reclama l'autonomia personale e la responsabilità individuale di ciascuno: lo stato italiano ci tratta come bambini da educare (se non plagiare), tener buoni e far finta di proteggere. Bambini a cui non è consentita nemmeno la possibilità di provare ad essere responsabili di se stessi, ma che devono essere indirizzati a servizi, ideologie, informazione e istruzione già predefinite.Vogliamo che lo stato ci tratti invece da adulti: vogliamo la libertà di scegliere scuola, e sanità, pensioni e la facoltà di vivere in paese in cui vige la regola del libero mercato e non del clientelismo e dell'apparato.
Vogliamo che i nostri successi e i nostri fallimenti siano da imputare esclusivamente a noi stessi e non a qualcuno che vorrebbe governare dall'alto le nostre vite.
Noi diffidiamo dallo stato che dice di agire "per il nostro bene", perchè crediamo di essere gli unici a sapere cosa è bene per noi stessi.
Vogliamo, in sintesi, più libertà: che spesso si può tradurre in "meno stato" nelle nostre vite. Non un governo migliore, ma un governo che governi meno ciò che può essere amministrato, gestito,coltivato,sviluppato dai privati con un abbattimento dei costi e un miglioramento dei servizi per i cittadini e governi meglio il core business statale tirando le fila di cio che è stato esternalizzato per migliorare la qualità abbattendo i costi.
Vogliamo cambiare il concetto di politica:
Chi siede al governo continua a credere che il problema sia la raccolta dei voti,anzichè IL LORO USO PER CAMBIARE LE COSE.
Il Consenso è così fine a se stesso e il motore gira a vuoto senza ingranare mai la marcia.
In USA vi è un sistema istituzionale che funziona(basato su una costituzione vecchia).In Italia un sistema istituzionale che si sfarina (basato su una costituzione giovane),imporrebbe ad una classe dirigente, degna di questo nome a porre mano alle riforme costituzionali.
Si dovrebbe capire che la politica NON E' L'ARTE D'ESSERE ELETTI ma quella di riuscire da eletti a dare un senso ALL'ESSERE stati votati.
Insomma è l'ora di tornare alla POLITICA quella VERA.
Wine PARTY si batte altresì:
Vogliamo la riduzione degli sprechi e degli enti inutili (la provinvcia ad esempio) LA VIA per alimentare la riduzione delle tasse
Vogliamo "più meritocrazia che equivale a meno burocrazia", da cui meno dispendio di denaro pubblico.
Vogliamo che l'ente pubblico divenga motore di iniziative per muovere il territorio canalizzando le risorse che migliorino la libera circolazione di menti,idee,merci prima che di persone.
Un "Azione mirata, interessante, intelligente, pacifica, ma ECLATANTE"...
Tutto questo lo vuole affrontare , sensibilizzare, proporre e possibilmente "obbligare a fare", tramite Simposi con interventi di esperti liberal,con flash mob,manifestazioni,eventi che coniugano il vino alla musica,all'arte alle "problematiche" di un paese che necessita di una "scossa energizzante"
Una formula semplice che tuttavia racchiude tutte le rivendicazioni che intendiamo portare avanti.
Ci poniamo innanzitutto per una riforma della politica che divenga efficace per uno stato efficiente ed al passo con i tempi, veloci come la rete e globali come il mercato.
Il movimentoWine Party reclama l'autonomia personale e la responsabilità individuale di ciascuno: lo stato italiano ci tratta come bambini da educare (se non plagiare), tener buoni e far finta di proteggere. Bambini a cui non è consentita nemmeno la possibilità di provare ad essere responsabili di se stessi, ma che devono essere indirizzati a servizi, ideologie, informazione e istruzione già predefinite.Vogliamo che lo stato ci tratti invece da adulti: vogliamo la libertà di scegliere scuola, e sanità, pensioni e la facoltà di vivere in paese in cui vige la regola del libero mercato e non del clientelismo e dell'apparato.
Vogliamo che i nostri successi e i nostri fallimenti siano da imputare esclusivamente a noi stessi e non a qualcuno che vorrebbe governare dall'alto le nostre vite.
Noi diffidiamo dallo stato che dice di agire "per il nostro bene", perchè crediamo di essere gli unici a sapere cosa è bene per noi stessi.
Vogliamo, in sintesi, più libertà: che spesso si può tradurre in "meno stato" nelle nostre vite. Non un governo migliore, ma un governo che governi meno ciò che può essere amministrato, gestito,coltivato,sviluppato dai privati con un abbattimento dei costi e un miglioramento dei servizi per i cittadini e governi meglio il core business statale tirando le fila di cio che è stato esternalizzato per migliorare la qualità abbattendo i costi.
Vogliamo cambiare il concetto di politica:
Chi siede al governo continua a credere che il problema sia la raccolta dei voti,anzichè IL LORO USO PER CAMBIARE LE COSE.
Il Consenso è così fine a se stesso e il motore gira a vuoto senza ingranare mai la marcia.
In USA vi è un sistema istituzionale che funziona(basato su una costituzione vecchia).In Italia un sistema istituzionale che si sfarina (basato su una costituzione giovane),imporrebbe ad una classe dirigente, degna di questo nome a porre mano alle riforme costituzionali.
Si dovrebbe capire che la politica NON E' L'ARTE D'ESSERE ELETTI ma quella di riuscire da eletti a dare un senso ALL'ESSERE stati votati.
Insomma è l'ora di tornare alla POLITICA quella VERA.
Wine PARTY si batte altresì:
- contro l'esosa tassazione italiana: quel fisco che diventa un vero e proprio socio invisibile che pretende - e ottiene, sotto la minaccia del ricorso alla forza - oltre il 50% del frutto del nostro lavoro, del nostro impegno e del nostro tempo, rubandoci così la speranza di un futuro in cui vogliamo essere i soli protagonisti delle nostre vite.
- Per una riforma fiscale che miri ad un taglio netto delle tasse e che permetta dunque a tutti (lavoratori autonomi e dipendenti) di avere più soldi in tasca a disposizione per scegliere servizi offerti in regime di libero mercato e non imposti dall'alto.
Vogliamo la riduzione degli sprechi e degli enti inutili (la provinvcia ad esempio) LA VIA per alimentare la riduzione delle tasse
Vogliamo "più meritocrazia che equivale a meno burocrazia", da cui meno dispendio di denaro pubblico.
Vogliamo che l'ente pubblico divenga motore di iniziative per muovere il territorio canalizzando le risorse che migliorino la libera circolazione di menti,idee,merci prima che di persone.
Un "Azione mirata, interessante, intelligente, pacifica, ma ECLATANTE"...
Tutto questo lo vuole affrontare , sensibilizzare, proporre e possibilmente "obbligare a fare", tramite Simposi con interventi di esperti liberal,con flash mob,manifestazioni,eventi che coniugano il vino alla musica,all'arte alle "problematiche" di un paese che necessita di una "scossa energizzante"
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